Felice Massaro
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D’altra parte, quelli che vogliono entrare nella vita pubblica, devono, non meno, anzi forse più dei filosofi, armarsi di fortezza e di disprezzo dei beni esteriori come vado dicendo da tempo, e anche di tranquilla serenità d’animo, se pur vogliono vivere, non già in affannosa inquietudine, ma con dignitosa fermezza.
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Perciò si può forse concedere di non occuparsi dello Stato a quelli che, dotati di singolare ingegno, si dedicano agli studi, e a quelli che, impediti o dalla malferma salute o da qualche altra più grave causa, si ritraggono dalle cure dello Stato, cedendo ad altri il potere e la gloria di amministrarlo.
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E in questo, a dir vero, non si può dar torto né agli uni né agli altri; mentre, però, la vita degli uomini appartati e tranquilli è più facile e sicura, e meno gravosa o dannosa agli altri, più utile invece all’umano genere, e più adatta a conferire splendore e grandezza, è la vita di coloro che si consacrano al...