Felice Massaro

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In verità, tutti gli esseri viventi tendono per naturale istinto alla procreazione, e perciò la prima forma di società si attua nell’accoppiamento sessuale; la seconda, nella prole, e quindi nell’unità della casa e nella comunanza di tutti i beni.  Ed è questo il primo principio della città e, direi quasi, il semenzaio dello Stato.

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Società più intima ancora è quella di appartenere alla stessa città: molte cose i cittadini hanno in comune fra loro, come il fòro, i templi, i portici, le strade, le leggi, i diritti, i tribunali, i suffragi; inoltre, la familiarità e le amicizie, i molteplici e scambievoli rapporti d’interessi e di affari.

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La società umana ha diversi gradi o forme.  La società più ampia, dopo quella che non ha confini e di cui abbiamo già parlato, è quella che consiste nell’identità di nazione e di linguaggio, che è il vincolo più saldo che unisca gli uomini fra loro.

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Questa, dunque, è la più ampia forma di società che esista, in quanto comprende e unisce tutti gli uomini con tutti gli altri uomini: in essa, quei beni che le leggi e il diritto civile assegnano ai privati, siano dai privati tenuti e goduti come appunto dispongono le leggi; ma tutti quegli altri beni che la natura produce per il...

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Ed è questo il carattere che più ci allontana dalla natura delle bestie: noi diciamo spesso che nelle bestie c’è la forza – come nei cavalli e nei leoni -, ma non la giustizia, né l’equità, né la bontà; perché quelle son prive di ragione e di parola.

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Ma conviene, io penso, risalire più indietro e mostrare quali siano i principi naturali che reggono l’umano consorzio.  Il primo è quello che si scorge nella società dell’intero genere umano.  La sua forza unificatrice è la ragione e la parola, che, insegnando e imparando, comunicando, discutendo, giudicando, affratella gli uomini tra loro e li congiunge in una specie di associazione...