Felice Massaro

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Inoltre, chi non s’accorge che non bisogna mantenere le promesse che si son fatte o costretti da paura o tratti in inganno?  E appunto la maggior parte di questi obblighi è annullata dal diritto pretorio; alcuni di essi anche dalle leggi.

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Così, per esempio, se tu avevi promesso a qualcuno di recarti in tribunale per assisterlo in giudizio, e nel frattempo un tuo figliuolo fosse caduto gravemente malato, non sarebbe contrario al dovere non mantener la parola, anzi mancherebbe ben di più l’altro al suo dovere, se si lamentasse dell’abbandono.

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Dunque non si debbono mantenere quelle promesse che sono dannose alle persone a cui son fatte;   se quelle promesse recano maggior danno a chi le ha fatte che vantaggio a chi le ha ricevute, non è contrario al dovere anteporre il più al meno.

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Di quei tre desideri , come si narra,  gliene restava da chiedere uno, il terzo, ed ecco che, accecato dall’ira, chiese la morte d’Ippolito: poichè il desiderio era stato esaudito, egli piombò nei più atroci dolori.

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E così, il trasgredire e il non osservare le leggi della sincerità e della lealtà, diventa talvolta cosa giusta.  Conviene, infatti, riportarsi sempre a quelle norme fondamentali della giustizia che ho posto im principio: primo, non far male a nessuno; poi, servire alla utilità comune.  Mutano col tempo le circostanze?  Muta di pari passo il dovere e non è sempre...

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Ma si danno spesso circostanze in cui, quelle azioni che sembrano più degne di un uomo giusto, di quello, cioè, che chiamiamo galantuomo, si mutano nel loro contrario, come, per esempio, il restituire un deposito (anche a un pazzo furioso?), o il mantenere una promessa.

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Saggio perciò è il consiglio di chi ci ammonisce di non far cosa alcuna della cui giustizia o ingiustizia siamo in dubbio.  La giustizia risplende di un suo proprio splendore; il solo dubbio implica sempre un sospetto d’ingiustizia.

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Noi poco fa abbiamo  chiarito le due forme dell’ingiustizia, aggiungendovi le cause dell’una e dell’altra; e prima ancora avevamo definito la vera essenza della giustizia; sicché ora potremo facilmente determinare quali siano i nostri particolari doveri nelle singole circostanze, se non ci farà velo l’eccessivo amore di noi stessi: perché è ben difficile il prendersi a cuore gl’interessi altrui.