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Difatti, quegli istinti che vanno fuor di strada e, come cavalli imbizzarriti per eccesso di bramosia o di paura, non son tenuti abbastanza a freno dalla ragione, oltrepassano senza dubbio il limite e la misura.
La prima strada che si presenta al dovere derivante dal decoro, è quella che conduce a una piena e stabile armonia con le leggi della natura: poiché, se prenderemo la natura per guida, noi non ci allontaneremo mai dalla retta via e conseguiremo quelle tre virtù che abbiamo già esaminate: la naturale perspicacia ed acutezza della mente, una condotta adeguata...
Pertanto, nei nostri rapporti con gli uomini, noi dobbiamo usare un rispettoso riguardo, non solo verso i migliori, ma anche verso gli altri. Perché il non curarsi della pubblica opinione, è indizio non solo di arroganza, ma addiritura di sfrontatezza.
Peraltro, nei rapporti tra uomo e uomo, v’è una certa differenza tra giustizia e discrezione. Compito della giustizia è di non recar danno agli altri; compito della discrezione è di non recar molestia; e appunto in ciò si manifesta principalmente l’essenza del decoro.
Esposti, adunque, questi principi, io credo che il nostro concetto del decoro sia abbastanza chiarito.
Ma i poeti, dal carattere dei singoli personaggi, comprenderanno quali tratti convengano a ciascuno di essi; noi, invece, dobbiamo conservare quel carattere che appunto la natura ci ha imposto e che, per la sua grande nobiltà, ci innalza sopra tutti gli altri esseri viventi.
Perciò i poeti, nella grande varietà dei caratteri, vedranno essi quale condotta e quale linguaggio convengano propriamente anche ai personaggi viziosi.
Noi, invece, non dobbiamo che osservare la legge della natura; la natura ci assegna le parti della coerenza, della moderazione, della temperanza e della discrezione; e ancora sempre la natura ci insegna a considerare attentamente come dobbiamo comportarci in rapporto agli altri uomini.
Come la bellezza del corpo, per l’armonica disposizione delle membra, attira gli sguardi e infonde piacere, appunto perché tutte le parti si accordano tra loro con una certa grazia, così quel decoro, che risplende nella vita, suscita l’approvazione di coloro coi quali viviamo, in virtù dell’ordine, della coerenza e della temperanza che informano ogni nostro detto e ogni nostro atto.
Difatti, in ogni virtù c’è qualche cosa che ha il carattere del decoro; ma questo decoro può separarsi dalla virtù più in teoria che in pratica. Come la grazia e la bellezza del corpo non si possono separare dalla buona salute, così questo decoro, di cui parliamo, è bensì intimamente congiunto con la virtù, eppure se ne distingue per via...